Donazione Benetton a favore delle comunità indigene della Patagonia.

Circa 7.500 ettari di territorio nella Provincia argentina di Chubut

Ponzano, 2 novembre 2005. Nel gennaio 2006 il gruppo Benetton metterà a disposizione del governo della Provincia di Chubut, in Patagonia (Argentina), 7.500 ettari di terra da utilizzare per i bisogni delle popolazioni indigene. Si tratta di un gesto simbolico di responsabilità sociale che intende favorire il dialogo nel contenzioso storico tra il popolo Mapuche e lo stato argentino, in cui Benetton, dopo essere stato involontariamente coinvolto, ha scelto di agire da protagonista.

«Abbiamo optato per la politica del “possibile” - ha dichiarato Luciano Benetton - fornendo un contributo concreto che è insieme di quantità e qualità. Probabilmente siamo i primi a farlo, ma più che il primato ci interessa che anche altri possano contribuire alla soluzione di un problema secolare».

L’ampia quota di territorio, a 50 chilometri da Gualjaina e 150 da Esquel, sarà destinata al governo della provincia del Chubut, con il preciso impegno di avviare investimenti e progetti di sviluppo a favore delle popolazioni locali. Il terreno, che si presta sia all’allevamento sia alla coltivazione, è dotato di una fonte d’acqua primaria, sviluppandosi per 12 chilometri lungo il rio Chubut. E’ vicino alla strada provinciale #12, a una scuola provinciale (la scuola #86) e a un campo di produzione di energia eolica, a garanzia di servizi fondamentali.

La donazione è l’esito ultimo di un lungo processo riguardante la proprietà delle terre patagoniche, in cui si intrecciano esperienze e diritti sedimentati in differenti epoche storiche, con complicati risvolti sociali, economici ed etici. Il gruppo Benetton, presente in Patagonia dal 1991 attraverso l’attività della Compañia de Tierras Sud Argentino (società che fa capo alla holding della famiglia-Edizione Holding), ha deciso nel 2004 di aderire a un dialogo su questi temi, stante il pieno diritto legale sulle terre possedute e dopo una sentenza giudiziaria favorevole in merito a un contenzioso legale con un’unica famiglia Mapuche.

Dopo un lungo carteggio, avviato nel luglio dello scorso anno, tra Luciano Benetton e il Premio Nobel argentino Adolfo Pérez Esquivel -alla cui organizzazione era inizialmente destinata la donazione, poi non accolta, del terreno patagonico - il gruppo Benetton ha assunto un ruolo attivo, con l’obiettivo, ambizioso ma realisticamente necessario, di iniziare un processo più vasto che deve necessariamente coinvolgere, oltre alle autorità locali, anche altre realtà imprenditoriali in Patagonia e il governo nazionale argentino.

NOTA INFORMATIVA:

  Compañia de Tierras Sud Argentino

 La Compañia de Tierras Sud Argentino è stata acquistata da Edizione Holding (la finanziaria della famiglia Benetton) da tre famiglie argentine nel 1991, con l’obiettivo di trasformare una società storica, con più di 100 anni di tradizione, in una moderna azienda agricola dedicata in particolare all’allevamento delle pecore, attività sinergica con il core business Benetton, che rappresenta uno dei maggiori consumatori di lana al mondo.

Oggi la Compañia occupa 600 persone (quasi tutte di origine locale e residenti in Patagonia con le loro famiglie) e, grazie a significativi investimenti per portare al massimo i livelli di innovazione, produttività e redditività, ha raggiunto traguardi di eccellenza, in particolare nell’allevamento ovino, contribuendo a generare sviluppo e lavoro per il territorio argentino e i suoi abitanti.

Nel corso degli anni ha investito più di 80 milioni di dollari in varie iniziative produttive all’interno di uno sviluppo sostenibile su larga scala. Nell’ambito del piano di integrazione verticale dell’attività, in particolare, la Compañia è oggi impegnata nella realizzazione di una conceria di pelli ovine a Trelew, nella provincia di Chubut, che darà lavoro a 150 persone. Agli inizi del 2007, l’impianto potrà produrre 700.000 pezzi di cuoio l’anno. Il 15 per cento dell’investimento, in totale superiore a 10 milioni di dollari, sarà dedicato alla pianificazione dell’impatto ambientale, al controllo e gestione di consumi ed emissioni. L’assenza di residui pericolosi è garantita da un doppio sistema di filtratura di ultima generazione e soprattutto dal fatto che non vengono utilizzati, contrariamente a quanto avviene nella produzione di cuoio bovino, materiali nocivi.

Compañia de Tierras è inoltre da anni impegnata in una costante attività di forestazione che ad oggi ha raggiunto un totale di 7.000 ettari.

Sul piano sociale, la Compañia è impegnata sul territorio in azioni e programmi di aiuto, in collaborazione con ospedali, scuole, parrocchie, centri per anziani, artigiani e comuni. Proprio all’inizio del prossimo mese di dicembre, inaugurerà un Centro comunitario a Cushamen, vicino alla Cordigliera della Patagonia, che risponde alle esigenze sociali, assistenziali e sanitarie dell’area.

 

Per ulteriori informazioni:

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