Fabrica: les yeux ouverts

100.000 visitatori in 5 settimane per la mostra ospitata dal Centre Pompidou. Un grande successo che sarĂ  replicato in altri importanti musei del mondo.

Treviso, 27 novembre 2006. Dopo aver superato il traguardo dei 100.000 visitatori in cinque settimane, una piĂč del previsto, la mostra Fabrica: les yeux ouverts, voluta e ospitata dal Centre Pompidou, ha chiuso i battenti a Parigi. L’indiscusso successo di pubblico e critica Ăš accresciuto dall’interesse di altri  importanti musei di diversi Paesi del mondo, che hanno richiesto di ospitare l’esposizione.

Ogni giorno circa 3.000 persone hanno animato gli 800 metri quadri dedicati alle eclettiche installazioni di Fabrica: un pubblico vario e attivo, attratto dai contenuti -al tempo stesso innovativi e documentaristici, giocosi e riflessivi- che riflettono le molteplici vocazioni di Fabrica, incubatore di creativitĂ  e innovazione fondato dal Gruppo Benetton.

Dai progetti interattivi, che richiedevano ai visitatori un contributo concreto, a quelli di documentazione, che raccontavano storie del mondo, l’insieme delle installazioni di Fabrica ha trovato riscontro nell’interesse mostrato dal pubblico, che ha trascorso mediamente 45 minuti in mostra, come si ricava dalle informazioni fornite dall’installazione Eyes Mobile. Oltre 52.000, in particolare, sono i visitatori che si sono soffermati almeno tre minuti su Stock exchange of visions, l’installazione che permetteva di consultare una serie di interviste a scienziati, artisti, futurologi sui temi del pianeta di domani; 32.000 sono coloro che hanno utilizzato Eyes Mobile, il sistema interattivo mobile che permette al visitatore di esplorare nello spazio espositivo contenuti multimediali di approfondimento della mostra stessa, 5.000 i disegni raccolti con Flipbook!, lo strumento per realizzare animazioni on line.

In parallelo, ha registrato un grande interesse l’incontro con i registi del sud del mondo sul tema “CinĂ©ma du Sud” ou “cinĂ©ma“ tout court, che ha visto la partecipazione di Zhang Yuan (Cina), Jean-Michel Frodon (Francia), Mohsen Makhmalbaf (Iran), Babak Payami (Iran), Nour Eddine Sail (Marocco), Abderrahmane Sissako (Mauritania/Mali), Elia Suleiman (Palestina), Moufida Tlatli (Tunisia), insieme con Marco Mueller e Yousry Nasrallah (Egitto). E il collegamento via satellite con la manifestazione Terra Madre a Torino -nel corso di un dibattito legato all’’ultimo numero della rivista Colors Ritorno alla natura- ha testimoniato della capacitĂ  di Fabrica di creare ponti con diverse realtĂ  e storie del resto del mondo.

 

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fabrica.it