L’impegno di Benetton Group in Bangladesh

  • A tre settimane dal tragico evento. Benetton Group firma il Bangladesh Fire & Building Safety Accord per essere in prima linea per un significativo e durevole miglioramento delle condizioni di sicurezza e di lavoro dei lavoratori del Bangladesh.
  • A un mese dal tragico evento. Benetton Group lancia un programma concreto di supporto alle vittime della tragedia e alle loro famiglie, in partnership con l’ONG Bengalese BRAC.
  • Ongoing. Parallelamente alle attività dell’Accord, Benetton Group ha predisposto un piano di audit social indipendenti, un ulteriore rafforzamento del piano già in essere sia in Bangladesh che nei principali mercati nei quali il Gruppo opera, condotto in partnership con le aziende leader mondiali del settore. Allo stesso modo l’azienda ha lanciato un proprio programma per verificare l’integrità strutturale di tutti gli edifici nei quali operano i fornitori del gruppo in Bangladesh.
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    Benetton Group si muove rapidamente per supportare le vittime del crollo del Rana Plaza. A poco più di due settimane dai tragici eventi il Gruppo firma il Bangladesh Fire & Building Safety Accord.

    Benetton Group sceglie di sostenere l’Accord per essere in prima linea nel contribuire a un significativo e durevole miglioramento delle condizioni di sicurezza e di lavoro di tutti coloro che operano nel settore tessile in Bangladesh, indipendentemente dal fatto che lavorino per fornitori del gruppo. Il Gruppo è stato da subito tra i promotori dell’Accord, è la quinta azienda al mondo che si è impegnata formalmente firmandolo.

    Nonostante l’Accord abbia già iniziato a realizzare un piano molto strutturato di ispezioni in oltre 1500 fabbriche e siti coperti dal protocollo, Benetton Group ha inoltre predisposto un piano di audit sociali indipendenti a ulteriore rafforzamento del piano già in essere sia in Bangladesh che nei principali mercati nei quali l’azienda opera. Questo programma integrativo viene condotto in partnership con le aziende leader mondiali del settore, tra le quali Intertek, Bureau Veritas e altre. Allo stesso modo l’azienda ha già da qualche mese lanciato un proprio programma – a integrazione di quanto sarà poi svolto anche dall’Accord – per verificare l’integrità strutturale di tutti gli edifici nei quali operano i fornitori del gruppo in Bangladesh. Qualche settimana fa sono stati completati i primi audit sulla sicurezza, realizzati nell’ambito di un programma in partnership con l’ente certificatore tedesco TÜV, leader mondiale in questo settore.

     

    A neanche un mese dal tragico crollo del Rana Plaza, Benetton Group è di nuovo tra le aziende più veloci a entrare in azione lanciando, in partnership con l’ONG BRAC.

    Il progetto coinvolge 350 beneficiari. Come azione immediata, sono stati forniti arti artificiali ad alcune vittime; a questa, sono seguite altre iniziative di sostegno. Nel lungo periodo, il programma intende supportare i sopravvissuti e le famiglie delle vittime per garantire loro benessere sociale e l’autosufficienza economica, attraverso corsi di formazione e la concessione di fondi per l’avvio di attività generatrici di reddito.

    Quanto al Rana Plaza Arrangement (il fondo di risarcimento per le vittime del Rana Plaza), Benetton Group è stata tra i fautori del tavolo concepito per la creazione del fondo e inizialmente anche una delle quattro aziende coordinatrici; sino a quando ci si è resi conto che i tempi si dilatavano e si stava arrivando a prevedere un contributo solo su base volontaria e non proporzionata all’effettiva presenza di ogni azienda in Bangladesh. Il Gruppo ha quindi deciso di concentrare ulteriormente fondi e sforzi per il sostegno alle vittime e alle loro famiglie sul programma messo a punto con BRAC, destinando risorse perché coloro i quali avevano tragicamente perso braccia, gambe e mani potessero essere curati e tornare, se possibile, a una vita normale.

    Si ricorda inoltre che Benetton Group non ha mai avuto alcun rapporto di natura continuativa con fornitori presenti nell’edificio del Rana Plaza. Infatti il fornitore New Wave Style, che operava all’interno del building, ha ricevuto solo ordini di natura saltuaria, in totale equivalenti allo 0,06% della produzione del Gruppo. L’ultimo e definitivo ordine da New Wave è stato chiuso e spedito alcune settimane prima del tragico crollo.

     

    Ulteriori informazioni e link

    www.benettongroup.com/sustainability/benetton-for-bangladesh/

     

    Note sull’Accord

    http://www.bangladeshaccord.org/

    L’Accord è un’ iniziativa lanciata per migliorare le condizioni di sicurezza della catena di fornitura del tessile in Bangladesh. E’ stato siglato da circa 150 aziende di abbigliamento di oltre 20 paesi di tutto il mondo, dalle federazioni dei sindacati internazionali IndustriALL e UNI Global Union, da numerose organizzazioni sindacali del Bangladesh e da varie ONG. Il lavoro dell’Accord è svolto sotto la supervisione dell’OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di promuovere il lavoro dignitoso e produttivo in condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza e dignità umana per uomini e donne). L’Accord prevede un programma molto ampio di ispezioni mirate a verificare la sicurezza degli edifici per i fornitori dei 150 marchi che vi hanno aderito: i risultati delle prime ispezioni sono stati pubblicati nel mese di marzo.

     

    Note su Brac

    http://www.benettongroup.com/sustainability/benetton-for-bangladesh/02_bangladesh_brac_f.html

     

    BRAC, la più grande ONG al mondo e leader globale nella creazione di opportunità di sviluppo per i paesi poveri, è stata costituita nel 1972 in un remoto villaggio del Bangladesh per un progetto di soccorso di portata limitata. Da allora ha realizzato iniziative contro la povertà in altri 11 paesi in via di sviluppo in tutto il mondo. Attraverso l’organizzazione delle risorse umane e materiali delle comunità locali, BRAC insieme alle aziende partner lavora per provocare un cambiamento duraturo, creando un ecosistema in cui i poveri abbiano la possibilità di assumere il controllo della propria vita. BRAC adotta un approccio olistico allo sviluppo, orientato verso l'integrazione, utilizzando strumenti come la sanità, l'istruzione, la microfinanza, la gestione delle catastrofi, del cambiamento climatico e ambientale, i servizi legali, il rafforzamento delle comunità e altro ancora. Attualmente, oltre 135 milioni di persone sono state raggiunte attraverso i programmi gestiti da BRAC e centinaia di migliaia di imprenditori sono stati formati da BRAC. BRAC impiega 45.918 dipendenti e più di 69.434 collaboratori. La sua spesa totale nel 2013 è stata di 546 milioni di dollari.