Nel corso degli anni Benetton Group ha implementato una serie di pratiche e iniziative volte ad assicurare che tutte le persone coinvolte nella catena di fornitura siano trattate in modo equo e corretto. Il rispetto dei diritti umani, infatti, non è solo un imperativo etico, ma anche una richiesta pressante dei consumatori e un requisito imprescindibile per fare impresa.

A conferma del proprio impegno per il rispetto dei diritti umani, nel 2022 Benetton Group ha aggiornato e pubblicato una dichiarazione resa ai sensi della sezione 54 del Modern Slavery Act del 2015 che individua le misure adottate per prevenire e mitigare il rischio di ogni forma di schiavitĂą lungo la catena di fornitura e per promuovere attivamente il rispetto del diritti umani.

Scelta dei fornitori

La scelta dei nostri fornitori si basa non solo su criteri di qualità e competitività dei prodotti offerti e della trasparenza, ma anche sul rispetto di principi sociali, etici e ambientali. Una lista dei nostri fornitori attivi dislocati in diversi Paesi di tutto il mondo è disponibile sul nostro sito a chiunque volesse consultarla.

I nostri strumenti

Codice di Condotta

Chiunque abbia relazioni commerciali con Benetton Group deve attenersi al Codice di Condotta, fondato sul rispetto dei diritti umani e sulla salvaguardia dell’ambiente. Il Codice di Condotta mette in pratica le normative internazionali più rilevanti, con particolare riferimento alle Linee Guida su Imprese e Diritti Umani delle Nazioni Unite del giugno 2011, e alla Comunicazione della Commissione Europea per una rinnovata strategia sulla responsabilità sociale d’impresa dell’ottobre 2011.

A beneficio dei business partner attivi in tutto il mondo, il Codice di Condotta è disponibile di seguito in diverse lingue.

Italiano

Inglese

Francese

Cinese

Arabo

Bengalese

Romeno

Serbo

Croato

Linee Guida per il Codice di Condotta di Benetton Group

Per supportare i fornitori nell’implementazione operativa dei requisiti del Codice di Condotta, è disponibile il documento Guidelines for Benetton Group Code of Conduct for Manufacturers, che esplicita le aspettative dell’azienda relativamente a condizioni di lavoro sicure, nel rispetto dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente. Lo scopo è quello di rendere il Codice di Condotta più comprensibile e di facile applicazione, fornendo soluzioni operative ed esempi pratici che possano aiutare i fornitori nella corretta gestione dei propri siti.

Scarica le Guidelines for Benetton Group Code of Conduct for Manufacturers

Facility Social and Labor Module (FSLM)

Come membro di Cascale, la più grande alleanza internazionale per la produzione sostenibile di cui fanno parte molti marchi della moda e del tessile, nel 2023 Benetton Group ha proseguito nell’utilizzo dell’Higg Facility Social and Labor Module (FSLM), come strumento per la misurazione della performance sociale dei propri fornitori. Il modulo è dedicato a verificare e promuovere condizioni di lavoro eque e sicure lungo la catena di fornitura e a valutare l’efficacia dei sistemi di gestione in ambito sociale, in linea con quanto stabilito nel Codice di Condotta e dai più importanti standard del settore. L’azienda intende infatti non solo garantire e dimostrare il rispetto dei diritti umani dei propri lavoratori diretti e indiretti, ma anche collaborare attivamente con altri brand, fornitori, rappresentanti dei lavoratori e associazioni al fine di definire un comune standard per valutare gli impatti sociali e per monitorare i progressi nell’assicurare condizioni di lavoro sicure e rispettose.

Il modulo Higg FSLM, rispetto ad uno strumento proprietario, offre l’opportunità di ridurre lo sforzo legato all’attività di audit, di concentrare le risorse in azioni di miglioramento e di garantire la comparabilità dei dati. In tal senso, i contenuti del modulo FSLM riprendono il framework del Social & Labour Convergence program (SLCP), iniziativa multi-stakeholder che mira a sviluppare una soluzione sistemica al proliferare di audit sociali, creando un comune strumento di valutazione (Converged Assessment Framework CAF).

Il modulo FSLM valuta le seguenti aree

  • Procedure di assunzione
  • Orario di lavoro
  • Salari e benefit
  • Trattamento dei lavoratori
  • LibertĂ  di associazione e rappresentanza dei lavoratori
  • Salute e sicurezza
  • Cessazione del rapporto di lavoro
  • Sistema di gestione

Il modulo FSLM è richiesto a tutti i produttori di capi finiti (tier 1) con particolare attenzione a quelli situati in zone dove il rispetto dei diritti umani e dei lavoratori è considerato più a rischio. Inoltre, Benetton Group si sta impegnando a estendere progressivamente la valutazione sociale anche al tier 2.

Come primo step, i fornitori devono compilare un self-assessment, che dovrà in seguito essere sottoposto a verifica in loco da parte di una società di audit riconosciuta a livello internazionale e qualificata come Verifier Body. La verifica ha lo scopo di controllare l’accuratezza delle informazioni trasmesse e di registrare le risposte corrette nel caso di dati mancanti o errati. Poiché lo strumento è focalizzato non solo sull’individuazione delle non-conformità, ma anche sul monitoraggio del sistema di gestione delle tematiche sociali e delle condizioni di lavoro, le verifiche sono svolte in modalità annunciata o semi-annunciata; il protocollo di riferimento è definito da SLCP che specifica le procedure richieste, il numero di man/day e i criteri di campionamento delle interviste individuali e di gruppo.

Nei casi in cui sono presenti i rappresentati sindacali (9% del totale), il protocollo di verifica richiede che siano coinvolti nelle interviste per comprendere meglio le condizioni di lavoro e il comportamento del management.

Benetton Group lavora solo con i fornitori che completano e fanno verificare il modulo Higg FSLM, fatta eccezione per l’audit su protocollo ILS, dove richiesto dal contratto di licenza. In fase di on-boarding, l’azienda può effettuare una valutazione del nuovo fornitore sulla base di audit report di iniziative multistakeholder come Sedex e Amfori BSCI, resi disponibili dal fornitore stesso o effettuando un audit di terza parte utilizzando la check list sviluppata internamente; si tratta in entrambi i casi di una valutazione ad interim, che presuppone un contestuale engagement del fornitore rispetto al processo FSLM, fatto salvo che si tratti di fornitori localizzati in paesi in cui la verifica FSLM non è ancora disponibile o incaricati di produzioni “one-shot”.

I nostri obiettivi per una catena di fornitura sostenibile:

  • Rispetto dei requisiti di legge: impegno a ridurre il 100% delle non-conformitĂ  legali;
  • Approccio di miglioramento continuo: richiesta di risoluzione delle criticitĂ  sollevate dal verificatore entro la successiva compilazione del modulo FSLM;
  • Identificazione delle criticitĂ  e azioni di capacity building: per le non-conformitĂ  piĂą ricorrenti (es. eccesso di lavoro straordinario, pagamento insufficiente dell’assicurazione sociale) l’azienda sta lavorando con i fornitori nel medio termine per garantirne la risoluzione.

Non-conformitĂ  critiche e ad alto rischio

Su alcune tematiche considerate particolarmente critiche Benetton Group adotta un atteggiamento di tolleranza zero. Le non-conformità riconducibili a tale categoria determinano un immediato intervento da parte dell’azienda e la richiesta al fornitore di attuare tempestivamente l’azione correttiva ritenuta più idonea. Inoltre, nell’ambito degli elementi verificati sono state individuate alcune non-conformità ad alto rischio relative ad aspetti sensibili che per Benetton Group richiedono maggior attenzione nel processo di risoluzione.

Valutazione del modulo FSLM

La funzione Operations sustainability valuta il modulo FSLM, con l’obiettivo di guidare e supportare il fornitore nella risoluzione delle non-conformità individuate, esprimendo tre livelli di giudizio: pass, pass with recommendation e fail. In ciascun caso viene analizzato il livello di rischio del fornitore e sono stabilite le opportune azioni di mitigazione. Quando richiesto, sulla base della tipologia di non-conformità individuate, Benetton Group apre al dialogo con i rappresentanti dei lavoratori e con le associazioni sindacali per approfondire le dinamiche e definire il piano correttivo.

Interruzione della relazione commerciale con il fornitore

In caso di fallimento nella valutazione FSLM, l’azienda si impegna a lavorare con il fornitore attraverso azioni di aiuto e supporto nel processo di rimedio attraverso un’attività di monitoraggio, basata sulla richiesta di piani correttivi aggiornati e di evidenze della risoluzione delle non-conformità a cadenze periodiche. Sempre in questa prospettiva sono messe a disposizione dei produttori le Linee Guida per il Codice di Condotta di Benetton Group, che riportano consigli e best practice.

La relazione con il fornitore viene interrotta quando:

  • il fornitore rifiuta di compilare il modulo FSLM verificato entro le scadenze richieste;
  • il fornitore fallisce nel correggere le non-conformitĂ  ad alto rischio precedentemente individuate;
  • viene individuata una non-conformitĂ  a tolleranza zero.

Nella determinazione della strategia di uscita, vengono considerate le peculiarità della relazione con ciascun fornitore. In tutte le situazioni, Benetton Group si assicura che i lavoratori non siano impattati negativamente dall’interruzione della relazione commerciale, rispettando, come minimo, i requisiti di legge.

Nello specifico, l’azienda adotta i seguenti step:

  • Allineamento interno relativamente ad analisi dell’impatto sulla capacitĂ  produttiva, incidenza degli ordini sul totale dei volumi del fornitore, situazioni di dipendenza o esposizione economica del fornitore, durata della relazione commerciale;
  • Comunicazione trasparente al fornitore e accordo sull’arco temporale di uscita;
  • Monitoraggio degli impatti sui lavoratori.

La nostra performance nel 2023

Sulla base dei risultati della performance e del benchmark offerto da Higg.co, aggiorniamo di anno in anno la valutazione del rischio dei diversi Paesi, per individuare le aree considerate piĂą a rischio, su cui concentrare le nostre attivitĂ  di presidio e monitoraggio. Inoltre, stiamo gradualmente estendendo il perimetro di valutazione della nostra supply chain, oltre il tier 1. Le verifiche sono state svolte quasi esclusivamente in modalitĂ  annunciata o semi-annunciata in coerenza con il protocollo SLCP.

Nel 2023 sono stati valutati 181 fornitori del tier 1 con il modulo FSLM. Poiché crediamo che la trasparenza sia la chiave per migliorare le condizioni di lavoro lungo la catena di fornitura, abbiamo invitato i nostri fornitori a fare disclosure della propria performance e dei propri impatti sociali condividendo il modulo FSLM con i partner strategici. 39 fornitori sono stati invece valutati sul protocollo ILS, come richiesto dal contratto di licenza, mentre 27 fornitori, localizzati in Paesi in cui la verifica SLCP non è ancora disponibile (Egitto e Croazia) o in fase di on-boarding, sono stati valutati sulla base di audit di iniziative multi-stakeholder come Sedex e Amfori BSCI o sulla base della check list interna. Grazie al modulo Higg FSLM, infine, sono state incluse nel perimetro di valutazione anche 65 strutture che effettuano prevalentemente lavorazioni ad umido (wet process).

Visualizza la sintesi dei fornitori risultati non conformi per ciascuna area di valutazione.

Non-discriminazione e libertĂ  di associazione

Benetton Group crede che ogni impresa debba impegnarsi a rifiutare qualsiasi forma di discriminazione, garantendo un trattamento equo e rispettoso delle persone in ogni circostanza.

Nel 2023, tramite il meccanismo del Whistleblower, sono state rilevate tre segnalazioni dai dipendenti in relazione a episodi di discriminazione, risolte positivamente.

Il 96% dei nostri fornitori risponde ai requisiti richiesti dal Codice di Condotta in materia di non-discriminazione. Le non-conformità individuate riguardano i lavoratori diversamente abili, rispetto ai quali è stato rilevato il mancato raggiungimento della quota minima di assunzioni o l’inadeguatezza delle strutture. In un caso è stato osservato un eccesso di ore di lavoro svolte da un lavoratore diversamente abile.

Grazie ai dati raccolti tramite le attività di verifica FSLM circa la distribuzione dei ruoli uomo-donna nella nostra supply chain, rileviamo una percentuale maggiore di donne rispetto agli uomini nei ruoli operativi (69% contro 31%), mentre le donne sono sottorappresentate nella supervisione e nel processo decisionale, con una percentuale del 25%. In tal senso, ci impegneremo in futuro per sensibilizzare la nostra supply chain sull’importanza di una piena ed effettiva partecipazione femminile e di pari opportunità di leadership ad ogni livello.

Circa il 9% dei fornitori valutati ha una rappresentanza sindacale. La percentuale raggiunge il 75% se consideriamo i comitati dei lavoratori o rappresentanti dei lavoratori liberamente eletti dai dipendenti. Inoltre, il 28% aderisce a un contratto collettivo di lavoro. Rispetto ai requisiti di legge e dell’azienda relativi alla libertà di associazione, il 91% dei fornitori risulta conforme. In sette casi non risulta una valida forma di rappresentanza dei lavoratori, mentre le non-conformità più ricorrenti riguardano aspetti procedurali. Tutti i fornitori che sono risultati non conformi in materia hanno prontamente implementato un piano di azioni correttive.

Monitoraggio del rischio di lavoro forzato

Benetton Group sta lavorando attivamente con i propri fornitori per mitigare il rischio di lavoro forzato, al fine di proteggere soprattutto le categorie di lavoratori più vulnerabili. Per questo, i fattori di rischio relativi a episodi di eccesso di lavoro ordinario e straordinario, restrizioni alla libertà di movimento, trattenuta di documenti personali, richiesta di pagamenti in fase di assunzione o forme di indebitamento sono segnalati nelle verifiche e strettamente monitorati. In particolare, l’azienda crede che il principio di Employer Pay – per cui nessun lavoratore debba pagare per accedere a un lavoro e i costi di assunzione siano a carico del datore di lavoro – sia fondamentale nel combattere ogni forma di sfruttamento. Nel corso del 2023 abbiamo riscontrato violazioni di tipo procedurale rispetto alla richiesta di effettuare lavoro straordinario (un caso di mancanza di consenso scritto e cinque casi di richiesta effettuata con ritardo rispetto alle tempistiche stabilite dalla legge locale) e quattro casi di sostenimento delle spese mediche a carico dei lavoratori in fase di pre-assunzione (si stima siano stati interessati circa 100-150 lavoratori), rispetto ai quali Benetton Group ha prontamente chiesto il rimborso delle spese nel piano correttivo.

International Accord for Health and Safety in the Textile and Garment Industry

A novembre 2023, Benetton Group ha sottoscritto il nuovo International Accord for Health and Safety in the Textile and Garment Industry, attraverso cui i brand e i sindacati internazionali hanno rinnovato per ulteriori tre anni l’impegno preso a seguito di quella che viene universalmente ricordata come “la tragedia del Rana Plaza”. Il documento funge da contratto quadro per l’attuazione dei programmi di sicurezza specifici per Paese (CSSP), attualmente in Bangladesh e Pakistan, nonché di eventuali programmi futuri in altri Paesi produttori di abbigliamento. L’Accord, di cui Benetton Group è stato tra i primi firmatari, è un’iniziativa indipendente a cui aderiscono circa 150 aziende operanti nel campo dell’abbigliamento in tutto il mondo e che coinvolge anche i sindacati internazionali, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) e varie organizzazioni non governative. Sviluppato per rendere sicuri tutti gli stabilimenti di produzione di abbigliamento, dopo gli esiti positivi del programma in Bangladesh, il nuovo Accord prevede una progressiva espansione territoriale. Grazie allo svolgimento di ispezioni indipendenti, all’attività formativa offerta, alla richiesta di trasparenza della catena di fornitura e al vincolo legale del contratto, l’Accord contribuisce a garantire la sicurezza di milioni di lavoratori del settore tessile. I punti principali dell’accordo includono:

• un programma di ispezioni indipendenti supportato dalle aziende firmatarie, in cui sono coinvolti i dipendenti e le associazioni sindacali;

• la comunicazione trasparente dell’elenco degli stabilimenti produttivi, dei report di ispezione e dei piani di azioni correttive;

• l’impegno da parte delle aziende firmatarie ad assicurare l’effettiva implementazione dei piani di azioni correttive e a mantenere relazioni commerciali continuative;

• l’istituzione di comitati per la salute e la sicurezza democraticamente eletti in tutte le fabbriche per identificare i principali rischi legati alla salute e alla sicurezza dei lavoratori;

• la valorizzazione dei lavoratori attraverso un programma di formazione a largo spettro;

• l’implementazione di meccanismi di reclamo e il diritto di rifiutare lavori in condizioni non sicure.

L’elenco di fabbriche coinvolte nell’iniziativa di Accord è disponibile su https://bangladeshaccord.org. Esse vengono classificate in base alla percentuale di azioni correttive intraprese. Per quanto riguarda i fornitori di Benetton Group, a metà 2023, il 68% ha completato il proprio programma. Rispetto alle non-conformità iniziali, sono state risolte il 91% delle criticità relative al sistema antincendio, il 97% di quelle riguardanti gli aspetti elettrici e il 90% di quelle strutturali.

Per conoscere di più sull’impegno di Benetton Group per il Bangladesh, leggi Benetton per il Bangladesh.

Progetto EIS

Nel 2023 Benetton Group ha aderito al progetto EIS – Employment Injury Scheme – promosso dall’International Labour Organisation (ILO) in Bangladesh e volto a proteggere i lavoratori dal rischio di cadere in povertà a seguito di incidenti, malattie o decessi conseguenti all’attività lavorativa. Grazie al contributo volontario dei brand aderenti, è possibile garantire il pagamento di una compensazione integrativa a tutela dei lavoratori, che sarà progressivamente inclusa nella retribuzione regolare.