Benetton: Niente retromarcia sulla campagna contro la pena di morte.

Saranno inviate lettere di rincrescimento ai parenti delle vittime

Ponzano Veneto, 18 giugno 2001 - Il Gruppo Benetton esprime rincrescimento per aver causato nuovo dolore ai familiari delle vittime ma non intende compiere nessuna retromarcia rispetto alla campagna contro la pena di morte che l’azienda ha realizzato, finanziato e ampiamente sostenuto.

Lo scopo della campagna Ăš stato quello di contribuire al dibattito sulla pena di morte che continua in tutto il mondo anche negli Stati Uniti.

Saranno inviate lettere ai parenti delle vittime dei quattro detenuti del Missouri, in cui l’azienda esprime il dispiacere per avere causato nuovo dolore ai familiari riaprendo vecchie ferite.

La transazione con lo Stato del Missouri ha previsto anche la donazione di 50 mila dollari a favore del fondo per le vittime di crimini del Missouri.

Con tale transazione si ù risolta la causa intentata dallo Stato del Missouri contro la Benetton, la sua consociata americana e i componenti del gruppo di lavoro del progetto (Oliviero Toscani, Kenneth Schulman, Thomas Speedy Rice, e Julie Wasson) questi ultimi accusati di aver ottenuto con l’inganno l’accesso al carcere per realizzare i servizi fotografici e le interviste.

Il Gruppo Benetton ha accettato questa transazione che non implica alcun giudizio di colpevolezza, per porre fine a una controversia che avrebbe comportato come unico risultato finale solo crescenti spese legali.

 

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