Colors 63: Frontiere

Numero 63, Inverno 2005

 

Per questo nuovo numero di COLORS, la rivista che parla del resto del mondo, i nostri corrispondenti si sono spinti oltre ogni limite, per esplorare le frontiere del pianeta (ma non solo) e capire quanti confini – fisici e mentali – restino ancora da superare. Ne è venuto fuori un numero ricco di foto e articoli su realtà insolite: lande inesplorate, dispute territoriali e nuove idee.

“Frontiere” ti farà partire in Abcasia, Antartide, Belgrado, Berlino, Cuba, Iraq, Israele, Kashmir, Corea del Nord e del Sud, Mozambico, Palestina, Shanghai, Thailandia, Yemen, Saturno… e più lontano ancora.

Tutte le frontiere politiche, in realtà, sono soltanto delle linee sul terreno: in “Né qui né là”, la fotoreporter Ami Vitale presenta un ritratto inedito del Kashmir, questa splendida regione contesa, che è stata smembrata tra il Pakistan e l’India e oggi è dilaniata da un feroce movimento separatista. Un eccezionale reportage che ci fa conoscere una delle più giovani e sorprendenti fotografe che abbiano mai lavorato per COLORS. Berlino e Israele ti farà capire cosa significhi vivere sui due lati di una delle frontiere più discusse dei nostri tempi, tutt’ora in costruzione, paragonando questa situazione a una delle più terribili del nostro passato recente. COLORS è andato a intervistare la gente che vive su entrambi i lati di due barriere che hanno fatto la storia: il muro di Berlino e la Linea Verde, fra Israele e Palestina. Ma esistono anche altre frontiere: le linee di confine immaginarie di tutti quei paesi (veri o fantasiosi) che devono ancora essere riconosciuti dal resto del mondo. In “Lo stato di Dove?”, Dan Halpern racconta cosa siano disposti a fare gli stati negati — dall’Abcasia alla Palestina a Sealand — per guadagnarsi un posto sull’Atlante.

E che fine hanno fatto gli spazi intermedi? Con “Uomo in mare”, il famoso scrittore Adam Haslett ci offre uno spaccato di vita quotidiana sulle piattaforme petrolifere offshore, descrivendo il logorio di questi uomini che rischiano la vita in un mestiere sporco e schifosamente pericoloso. Per placare la nostra sete insaziabile di petrolio.

COLORS ha anche attraversato le frontiere della scienza e del sapere. In “La cura?”, Silvana Paternostro racconta gli exploit di un nuovo antidolorifico ricavato dal potente e misterioso veleno di uno scorpione, considerato da alcuni una miracolosa terapia oncologica, e che potrà lanciare l’avanzata industria biotech cubana. Mentre Ann Marlowe è partita all’altro capo del mondo, nello Yemen, per farci conoscere un eroe locale, una dottoressa che si batte in prima linea per la salute delle donne, in un paese dove la medicina è ancora considerata una minaccia strisciante alla tradizione. E, intanto, l’ultima frontiera diventa sempre più vicina: Michael Benson ci spiega come un robot-fotografo telecomandato che sfreccia a 1,5 miliardi di chilometri dalla Terra, sia in grado di catturare le immagini — come i magnifici anelli di Saturno che ondeggiano al ritmo di lune lontane — per rispedire a casa qualche foto-ricordo.

Ma esistono anche frontiere per superare i nostri schemi mentali.

Al confine thailandese con la Birmania, COLORS ha scoperto un monastero di kick-boxing, in cui i giovani iniziati combattono la piaga del narcotraffico grazie agli insegnamenti del Buddha. Il fotografo Jack Picone, con le sue indimenticabili immagini, ci apre il mondo di questi dolci guerrieri. Per finire in mezzo ai bombardamenti in Iraq, dove la fotoreporter Rita Leister incontra i becchini del cimitero più sacro del mondo musulmano, per cui quest’irrefrenabile violenza sta facendo andare a rotoli gli affari.

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