Il Consiglio di Amministrazione di Benetton Group approva i risultati di Bilancio 2011

  • Fatturato consolidato 2011 a 2.032 milioni di euro (€ 2.053 milioni nel 2010)
  • EBIT della gestione ordinaria 7,6% (10,1% nel 2010)
  • Utile netto a 73 milioni di euro
  • Investimenti netti di 102 milioni di euro, focalizzati sullo sviluppo della rete di vendita
  • Posizione finanziaria netta di 548 milioni di euro (€ 486 milioni a dicembre 2010)
  • Proposta di destinare l’intero utile a riserva, senza distribuzione di dividendo
  • Ponzano, 15 marzo 2012, ore 15.15 - Il Consiglio di Amministrazione di Benetton Group S.p.A. ha approvato il progetto di Bilancio 2011 del Gruppo (1).
     
    L’esercizio 2011 è stato caratterizzato da una forte pressione sulla redditività, a seguito dell’elevata inflazione nei costi delle materie prime, e da una congiuntura particolarmente negativa nei paesi dell’area mediterranea, di grande importanza per il Gruppo. Di fronte a queste avversità economiche le azioni definite per contrastarle hanno consentito di contenere il calo del fatturato e hanno accelerato la crescita in quasi tutti i paesi extra europei, in particolare in quelli con economie in forte sviluppo (+10% al netto dell’effetto cambi) il cui peso sui ricavi netti è ulteriormente salito al 26% del totale.
     

    Andamento del risultato economico

     
    I ricavi netti di Gruppo nel 2011 si attestano a € 2.032 milioni rispetto ai € 2.053 dell’anno 2010, con una riduzione dell’1,0% (-0,3% a cambi costanti).
    Il settore dell’abbigliamento rileva ricavi verso terzi pari a 1.913 milioni di euro, in riduzione (-1,1% a cambi costanti) rispetto a quelli realizzati nel 2010 (€ 1.948 milioni).
    L’esame della ripartizione geografica dei ricavi evidenzia come, a fronte dell’aumento nei paesi in via di sviluppo e ad alta crescita (+10% a parità di cambi), è stata contenuta la diminuzione nelle economie occidentali tradizionali al -3,7%, sempre a parità di cambi. Maggiori dettagli sull’evoluzione dei ricavi sono stati precedentemente diffusi il 31 gennaio u.s., e ad essi si rinvia per ulteriori informazioni.
     
    L’EBITDA della gestione ordinaria si attesta a 256 milioni di euro, pari al 12,6% dei ricavi (€ 311 milioni nel 2010, 15,2% dei ricavi). Questo risultato è il frutto da un lato della continua azione di contenimento e controllo delle spese generali ed amministrative, che si riducono di quasi 11 milioni di euro (€ 581 milioni nel 2010 rispetto a € 570 milioni nel 2011), e dall’altro del forte aumento nel costo delle materie prime. Queste ultime in particolare hanno determinato una forte erosione nel margine lordo industriale passato dal 46,2% nel 2010 al 43,4% nel 2011. L’EBIT della gestione ordinaria raggiunge, di conseguenza, 154 milioni di euro pari al 7,6% dei ricavi (€ 208 milioni nel 2010, 10,1% dei ricavi).
    Gli oneri non ricorrenti hanno raggiunto 5 milioni di euro in larga parte attribuibili a svalutazioni di immobilizzazioni. Si rammenta che nel 2010 questi oneri erano stati pari a 32 milioni di euro, comprensivi di svalutazioni e costi di riorganizzazione.
     
    Nel corso del 2011 sono leggermente aumentati gli oneri finanziari, mentre le operazioni di copertura sui rischi di cambio hanno comportato un risultato negativo, a differenza degli utili che si erano registrati nel precedente esercizio. In conseguenza di questi fenomeni la gestione finanziaria evidenzia un onere di € 30 milioni nel 2011, rispetto ai € 7 milioni nel 2010.
     
    L’utile netto dell’esercizio, su cui grava un’aliquota fiscale del 35,4% di poco inferiore a quella del 2010, si attesta quindi a € 73 milioni, rispetto ai € 102 milioni del 2010, con un’incidenza percentuale sui ricavi pari al 3,6% (5% nel 2010).
     

    Situazione patrimoniale

    Il capitale di funzionamento, confrontato con il 31 dicembre 2010, aumenta di € 81 milioni, principalmente per effetto di maggiori crediti commerciali per € 93 milioni, ed un aumento delle scorte di € 69 milioni. I crediti commerciali risultano in aumento per effetto di un rallentamento negli incassi, in particolare nel quarto trimestre, e sono concentrati nei paesi dell’area mediterranea a causa del protrarsi della crisi economica. L’aumento nelle scorte riflette da un lato la forte variazione dei prezzi delle materie prime che ne aumenta il valore pur in presenza di minori quantità, e dall’altro un maggiore quantitativo di semilavorati e prodotto finito in vista delle spedizioni del primo trimestre dell’anno in corso. A parziale compensazione si segnala un forte aumento anche nei debiti commerciali (€ 64 milioni) e nel saldo altri crediti/debiti (€ 17 milioni).
     
    Il capitale investito si attesta a € 2.055 milioni, in aumento di € 71 milioni rispetto al dicembre 2010, principalmente per effetto delle variazioni nel capitale di funzionamento.
     
    Gli investimenti complessivi netti sono stati pari a € 102 milioni (€ 122 milioni nel 2010) e, come in passato, sono stati concentrati sullo sviluppo della rete commerciale, attraverso il rinnovo di alcuni flagship nelle metropoli più importanti (Parigi, Milano, Londra su tutte), a cui si sono aggiunti numerosi rinnovi in diversi paesi nel mondo, oltre a nuove aperture nei mercati emergenti (Messico, e Russia tra gli altri). Gli immobili di proprietà dedicati ai negozi presentano ora una diversificata copertura geografica.
     
    L’indebitamento finanziario netto di Gruppo raggiunge € 548 milioni al 31 dicembre 2011, rispetto ai € 486 milioni al 31 dicembre 2010.
     

    Ripartizione dell’utile ed altre delibere

    Il Consiglio ha quindi approvato il progetto di bilancio d’esercizio della Capogruppo (1) e proposto alla prossima Assemblea degli Azionisti, convocata a Ponzano per il prossimo 24 aprile, di destinare l’intero utile a riserva, senza distribuzione di un dividendo.
     

    Evoluzione prevedibile della gestione

    Il nuovo anno si è avviato con risultati moderatamente positivi per quanto riguarda il dato delle vendite dirette in quasi tutti i paesi in cui opera il Gruppo, anche grazie al buon andamento dei saldi di fine stagione. Permangono tuttavia notevoli difficoltà nel quadro economico, in particolare nei principali mercati di interesse per il Gruppo. Nel Sud Europa quasi tutti i paesi sono in recessione ed i consumi rimangono deboli, mentre nel resto dei mercati tradizionali l’aspettativa di crescita è assai contenuta. Solo nei paesi emergenti e ad alta crescita, il Gruppo prevede un buon andamento dei ricavi anche grazie ad aumenti nei consumi per tutto il 2012.
     
    La raccolta ordini per le collezioni Primavera/Estate 2012 dei diversi marchi del Gruppo è in corso e si prevede che possa concludersi con un trend di leggero peggioramento rispetto alle collezioni di confronto nell’anno precedente. Data l’elevata volatilità delle prospettive di medio termine si conferma invece difficile, al momento, definire una precisa aspettativa per le successive collezioni Autunno/Inverno.
     
    In questo quadro di profonda incertezza il Gruppo ha messo a punto un programma di azione che, facendo leva sull‘elevata capillarità della presenza geografica e sulla solidità del rapporto con i partner commerciali, intende sostenere la redditività del business. I capisaldi di questo programma sono: il forte sostegno ai marchi con progetti di comunicazione coerenti con gli obiettivi di ognuno; la ricerca continua per il miglioramento del prodotto e per offrire al consumatore una scelta adeguata alle aspettative di qualità e livello di prezzo; la concentrazione su alcuni paesi e città chiave per il rinnovo della rete di vendita e la definizione di priorità geografiche per cogliere al massimo il maggiore dinamismo di alcune aree.
     
    Nella prima parte dell’anno, in particolare, si confermano gli effetti negativi sui margini derivanti dall’inflazione nei prezzi delle materie prime, i cui ultimi dati evidenziano un rallentamento, in particolare per il cotone, con possibili effetti positivi a partire dalla seconda metà dell’anno. Il Gruppo continuerà ad agire con determinazione per la massima efficienza dei processi produttivi e di sourcing, e l’ottimizzazione dei costi sia delle strutture centrali, sia di quelli legati all’attività di vendita diretta. Complessivamente tuttavia, per effetto in primo luogo della pressione sui ricavi, il Risultato Operativo non potrà migliorare e, in conseguenza del maggior costo del debito, anche il Risultato Netto potrà calare leggermente. L’anno 2012 vedrà inoltre il proseguimento ed ampliamento del programma di investimenti, in particolare nell’area commerciale, volto a migliorare ed accrescere la rete di vendita attraverso acquisizioni di nuove posizioni e il rinnovo di alcuni prestigiosi negozi, a conferma della stretta funzionalità degli immobili rispetto alla strategia di Benetton come si è venuta articolando nel corso di molti anni.

    Dichiarazione del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.
    Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alberto Nathansohn, dichiara ai sensi del comma 2 dell'articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

     

    Disclaimer
    Il documento contiene dichiarazioni previsionali (“forward-looking statements"), in particolare nella sezione “Evoluzione prevedibile della gestione”, relative a futuri eventi e risultati operativi, economici e finanziari del Gruppo Benetton. Tali previsioni hanno per loro natura una componente di rischiosità e incertezza, in quanto dipendono dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri. I risultati effettivi potranno discostarsi in misura anche significativa rispetto a quelli annunciati in relazione a una molteplicità di fattori.

    (1) Il bilancio consolidato e il progetto di bilancio d’esercizio sono attualmente oggetto di revisione contabile, alla data odierna non ancora conclusa.

     

    Risultati consolidati del Gruppo Benetton 

    Il bilancio consolidato e il progetto di bilancio d’esercizio sono attualmente oggetto di revisione contabile, alla data odierna non ancora conclusa.
     

    Conto economico consolidato


     

    (A) Di cui 14 milioni verso imprese controllanti e correlate relativi al 2011 (11 milioni nel 2010).
    (*) Il risultato operativo della gestione corrente, al netto delle poste non ricorrenti, risulta pari a 154 milioni con un’incidenza sui ricavi del 7,6% (208 milioni nel 2010 con un’incidenza del 10,1%).

     

    Sintesi della situazione patrimoniale e finanziaria

    (A) Gli altri crediti/(debiti) includono crediti e debiti per IVA, crediti e debiti diversi, crediti e debiti verso imprese del Gruppo di natura non commerciale, ratei e risconti, debiti verso enti previdenziali e dipendenti, crediti e debiti per acquisto immobilizzazioni ecc.
    (B) Le immobilizzazioni materiali e immateriali comprendono tutte le categorie dei cespiti al netto dei relativi fondi ammortamento e svalutazioni.
    (C) Le immobilizzazioni finanziarie includono le partecipazioni non consolidate e i depositi cauzionali attivi e passivi.
    (D) Le altre attività/(passività) includono i fondi per benefici a dipendenti, i fondi rischi legali e fiscali, il fondo indennità suppletiva di clientela, i fondi per altri accantonamenti, i crediti e debiti per imposte correnti, i crediti e debiti verso le controllanti relativi al Consolidato fiscale, le attività fiscali anticipate anche connesse alla riorganizzazione societaria del 2003, le passività per imposte differite e i debiti per put option.
    (E) L’indebitamento finanziario netto include la cassa, le disponibilità liquide e tutte le attività e le passività di natura finanziaria a breve e a medio e lungo termine.

     

    Posizione finanziaria

     

    Rendiconto finanziario

     

    Indicatori alternativi di performance

    Nel presente comunicato, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati alcuni indicatori alternativi di performance al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo. Tuttavia, tali indicatori non devono, comunque, essere considerati sostitutivi di quelli convenzionali previsti dagli IFRS.
     
    La tabella di seguito riportata mostra la composizione dell'EBITDA e dell'EBITDA gestione ordinaria.

    Risultati relativi alla sola Capogruppo Benetton Group S.p.A.

    Il bilancio consolidato e il progetto di bilancio d’esercizio sono attualmente oggetto di revisione contabile, alla data odierna non ancora conclusa.
     

    Conto economico

     

    La situazione e l'andamento patrimoniale e finanziario

     

    Rendiconto finanziario

     
     

    Per ulteriori informazioni:

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