Incontro con Al Gore

L’ex vicepresidente Usa ospite di Fabrica, nell’ambito della mostra Les yeux ouverts. Triennale di Milano, Salone d’Onore 14 giugno 2007, ore 17.30

Treviso, 13 giugno 2007. La mutazione del pianeta, il riscaldamento ambientale, gli errori dell’uomo e le possibili risposte a questa crisi globale: sono i temi dell’intervento di Al Gore, ex vicepresidente degli Stati Uniti, che il 14 giugno dialogherà con una platea di giovani, ricercatori e imprenditori alla Triennale di Milano, invitato da Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione del Gruppo Benetton. L’incontro con Gore avverrà nel quadro della mostra Fabrica: Les yeux ouverts e in occasione dell'uscita di Colors Vörland, un numero interamente dedicato all'ambiente. Potrà essere seguito dal pubblico in diretta su grande schermo nel giardino della Triennale, alle 17.30.

Vicepresidente degli Stati Uniti per otto anni con Bill Clinton, Al Gore, dopo la sconfitta contro George W. Bush alle contestate elezioni presidenziali del 2000, si è prevalentemente dedicato all’attività di divulgazione delle allarmanti conseguenze dell’effetto serra, anche per rispondere a un sostanziale disinteresse di istituzioni e media. La sua attività -in particolare, un tour di incontri e lezioni lungo l’America- è sfociata nel film Una scomoda verità, vincitore dell’Oscar 2007 per il miglior documentario, un lavoro coinvolgente e ricco di dati scientifici. L’impegno di Gore a favore della causa ambientale è in realtà di più lunga data: nel 1992 ha firmato un libro (Earth in the Balance: Ecology and the Human Spirit) in cui già illustrava il difficile stato del pianeta e i possibili interventi.

La mostra Fabrica: Les yeux ouverts, aperta alla Triennale fino al 15 luglio, presenta una serie di progetti, in parte già esposti al Centre Pompidou nell'ottobre 2006, con uno sguardo particolare rivolto all'ambiente e ai cambiamenti del nostro pianeta, attraverso video, documentari, installazioni interattive, interviste a scienziati e futurologi.

Colors Vörland, il nuovo numero del magazine trimestrale edito da Fabrica, è ambientato nel 2057: prova a immaginare la vita del futuro in un’isola al largo della Scandinavia, diventata un simbolo concreto del cambiamento ambientale. Per secoli poco più che un gelido e inospitale isolotto, oggi Vörland è, a causa del riscaldamento globale, una località ambita da turisti di tutto il mondo grazie a temperature miti, vegetazione rigogliosa, spiagge ampie e sabbiose. Inoltre gli abitanti del luogo, degni eredi dei vichinghi, hanno saputo cogliere al volo gli allarmi degli scienziati sul cambiamento climatico, impegnandosi a trasformare l’isola in un’oasi verde, capace di usare senza sprechi le risorse di cui dispone.

Nella seconda sezione del magazine, le Green Pages presentano un’enciclopedia anomala sullo sviluppo sostenibile: il meglio di quanto di buono e di verde si può fare oggi nel resto del mondo. Sono state realizzate in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche e dei Biosistemi dell’Università di Siena.

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