Approvati dal CdA i risultati del primo trimestre 2002

L'Assemblea degli Azionisti approva il bilancio 2001. Dividendo Benetton a 0,41 euro

Ponzano, 14 maggio 2002 - L'Assemblea degli Azionisti di Benetton Group, riunitasi oggi sotto la presidenza di Luciano Benetton, ha approvato il bilancio 2001, chiuso con un utile netto normalizzato del Gruppo a 163 milioni di euro e ricavi consolidati pari a 2,1 miliardi di euro. L'Assemblea ha deciso di distribuire un dividendo di 0,41 euro per azione, in pagamento dal 23 maggio, pari a 74,4 milioni di euro complessivi.

L'Analisi del bilancio 2001 ha evidenziato che la crescita complessiva del fatturato 2001 si è attestata al 4 per cento (2,02 miliardi di euro nel 2000); il settore dell'abbigliamento, in particolare, ha registrato un aumento del 9,5 per cento in termini di fatturato e dell'8 per cento in volumi.

Nel 2001 l'utile netto consolidato normalizzato è stato pari a 163 milioni di euro contro un valore normalizzato dell'esercizio precedente di 174 milioni di euro, che non include la forte plusvalenza realizzata nel 2000 con la vendita del team di F1. L'autofinanziamento nell'anno è migliorato di 63 milioni di euro, a 374 milioni. Il capitale di funzionamento è aumentato a 811 milioni di euro rispetto a 772 milioni di euro nel 2000. Il patrimonio netto al 31 dicembre 2001 è salito a 1.241 milioni di euro (da 1.175 milioni), mantenendo una strategia di particolare attenzione alla remunerazione degli azionisti, con un pay out ratio del 50 per cento.

L'esercizio si è chiuso con un indebitamento di 640 milioni di euro, contro 536 milioni nel 2000, a fronte di investimenti per 311 milioni di euro, rivolti sia all'acquisizione di immobili e aziende commerciali per sostenere il continuo sviluppo della rete di negozi, sia all'esecuzione del progetto industriale europeo focalizzato a una sempre maggiore velocità di risposta competitiva al mercato.

L'Assemblea, per la parte straordinaria, ha dato poi delega al CdA per l'emissione di un prestito obbligazionario di importo massimo pari a 500 milioni di euro, che per un importo di 258,2 milioni di euro è sostitutivo di un analogo prestito obbligazionario in scadenza nel prossimo mese di luglio 2002.

LA LETTERA AGLI AZIONISTI

Negli ultimi mesi del 2001, a chi mi chiedeva cosa pensassi del dopo 11 settembre e della rallentata crescita economica mondiale, ho dato sempre la stessa risposta: sono ottimista perché credo che solo la fiducia, dei mercati e degli imprenditori come della classe politica, possa aiutare la ripresa.

Oggi posso ribadirlo con il conforto concreto dei dati. Negli Stati Uniti sono stati aperti più di 20 nuovi negozi Benetton proprio negli ultimi mesi dell'anno, e quasi altrettanti sono previsti nel 2002. Significa che la fiducia non è mancata nemmeno nella crisi più buia e che i partner americani ritengono che il nostro sia un Gruppo su cui puntare perché disposto a lottare e investire.

Con ricavi netti che nel 2001 hanno sfiorato i 2,1 miliardi di euro e un utile netto normalizzato pari a 163 milioni di euro, siamo un gruppo globale, per dimensioni, risorse e notorietà. Ma siamo anche un gruppo flessibile, allenato al cambiamento e agli scenari contraddittori: un esempio del temperamento e del lavoro italiani, in grado di dare al prodotto un valore aggiunto in termini di stile e qualità della vita.

Nel 2001 il nostro impegno è stato focalizzato soprattutto sulle potenzialità di crescita del comparto dell'abbigliamento casual, in particolare attraverso l'evoluzione quantitativa e qualitativa della rete di vendita.

Il network dei megastore d'immagine, anche a gestione diretta, aperti nei centri storici e commerciali delle principali città, è cresciuto a ritmi addirittura superiori alle previsioni: alla fine dell'anno abbiamo superato quota 100 megastore nel mondo, un traguardo che pensavamo di tagliare solo nel 2002.

Il programma di investimenti per l'apertura di nuovi megastore, che rappresentano la miglior vetrina internazionale dello stile e dell'immagine Benetton, marcerà a ritmo sostenuto anche nei prossimi anni. Ribadendo la validità dell'organizzazione, che vede oltre 2.000 imprenditori nostri partner nella gestione dei negozi, punteremo anche sull'ampliamento dei punti vendita gestiti da terzi, indirizzati verso dimensioni medie che meglio rispondano alle esigenze di presentazione e proposta coordinata delle collezioni.

Queste innovazioni sul punto vendita rappresentano la principale risposta del Gruppo al cambiamento del mercato: a clienti che, più che di comprare, hanno necessità di trovare l'ispirazione per l'acquisto. In parallelo, grazie anche a importanti investimenti in informatica per collegare i punti vendita in una vera e propria rete, abbiamo migliorato la nostra capacità di reazione alle richieste. Oggi, ad esempio, siamo già in grado di consegnare collezioni nuove ogni 15 giorni.

Per quanto riguarda l'offerta di prodotto, nel 2001 abbiamo completato la gamma dell'offerta con il nuovo marchio The Hip Site, rivolto ai teenager dagli 11 ai 16 anni, che vogliono distinguersi con fresche proposte di tendenza. Inoltre abbiamo rivitalizzato le collezioni uomo, oggi molto più ricche per scelte, personalità e stile che in passato.

Il settore sportivo rappresenta una grande sfida per il Gruppo Benetton. Per rispondere all'andamento dell'attrezzo, in particolare la flessione di mercato del pattino in linea, abbiamo attuato nell'anno un incisivo programma di riorganizzazione che ha coinvolto tutta la struttura. Risultati positivi sono venuti dall'abbigliamento sportswear di Playlife, caratterizzato da buone prospettive di crescita.

Per quanto riguarda la distribuzione, in particolare, stiamo agendo su un doppio binario. Da un lato, facendo crescere ed affermare sempre più la rete di negozi Playlife. Dall'altro razionalizzando la collaborazione con i tradizionali negozi sportivi, anche attraverso la proposta di collezioni più tecniche e specifiche.

Consapevoli che il futuro comincia ogni nuovo giorno, nel 2002 dovremo continuare con l'ottimismo della volontà, per migliorarci strada facendo. Per farci trovare pronti all'appuntamento, a mio avviso non lontano, con la ripresa economica.

Il Presidente
Luciano Benetton

I RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2002

Il Consiglio di Amministrazione, seguito all'Assemblea odierna, ha approvato i risultati del primo trimestre 2002, che ha visto i ricavi attestarsi a 446,8 milioni di euro contro 464,7 milioni di euro del primo trimestre dello scorso esercizio, con un lieve decremento imputabile essenzialmente alla prevista contrazione del fatturato sportivo nel segmento del pattino in linea.

L'utile netto del Gruppo si è attestato nel trimestre a 19,1 milioni di euro, contro i 18 milioni dello scorso anno (che includevano oneri straordinari netti per cinque milioni di euro). Il margine lordo industriale è salito a 200,4 milioni di euro (199,3 milioni nello scorso esercizio), con un'incidenza sul fatturato in crescita di due punti percentuali, al 45 per cento circa. L'autofinanziamento del periodo è risultato pari a circa 75 milioni di euro dai 69 milioni del primo trimestre del 2001.

Le previsioni di fine esercizio indicano che il Gruppo dovrebbe conseguire tassi di crescita dei ricavi in linea con quelli del 2001 anche se le attuali condizioni di mercato mitigano queste aspettative. L'andamento gestionale del Gruppo e il miglioramento dei margini, sia nel settore casual che in quello sportivo, lasciano nondimeno prevedere una significativa crescita degli utili. Al termine del 2002 l'indebitamento netto dovrebbe ridursi rispetto ai valori registrati a fine 2001.

Risultati consolidati del Gruppo

Conto economico consolidato

Sintesi della situazione patrimoniale

Rendiconto finanziario


 

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