COLORS 69: Ritorno alla natura

Molla forchetta, cucchiaio, coltello e bacchette. E preparati alla partenza. COLORS 69 ti porta in viaggio nel Ritorno alla natura. Per capire quali sono l’iter e le manipolazioni del cibo che mangiamo. Questo numero è stato realizzato in cooperazione con Terra Madre, una rete di 1.500 comunità Slow Food attive nei cinque continenti, che riunisce 5.000 agricoltori, allevatori, pescatori e produttori di specialità locali, con la missione comune di preservare un’agricoltura buona, equa e pulita, particolarmente sensibile alle culture e alle tradizioni locali e responsabile nei confronti dell’ambiente.

Con COLORS 69, ti arrampicherai in cima alle vette del Tibet dove  i produttori di formaggio di yak preparano le loro specialità uniche per una clientela internazionale entusiasta. Il loro formaggio deve compiere un viaggio rocambolesco su e giù per valichi di montagna costellati di bandiere sacre buddiste, prima di raggiungere i vari mercati.

I proventi delle loro fatiche serviranno al sostentamento di una vita precaria e a finanziare una scuola tradizionale tibetana. L’intera catena di produzione permette di mantenere intatto uno stile di vita di fronte alle pressioni sociopolitiche dominanti.

Rotta quindi su Port Townsend, in Alaska, per fare conoscenza con Richard Oltman, che ci spiega perché saranno i consumatori di tutto il mondo a decidere se continueremo a mangiare salmone reale fresco dell’Alaska o quello d’allevamento, molto più economico, prodotto in Cile, Canada o Norvegia. Richard – insieme ad altri pescatori impegnati –  ha deciso di eliminare i classici intermediari della distribuzione, per gestire direttamente i rapporti con una clientela responsabile, interessata al gusto e alla qualità di ciò che mangia. Sapevi che quel bel colore rosa dei salmoni d’allevamento è dovuto ai coloranti alimentari presenti nel mangime? Per il momento gli affari cominciano ad andare meglio per Richard, ma i pescatori dell’Alaska devono ancora fare i conti con una serie di problemi, come il prezzo dei carburanti e le normative che stanno rendendogli la vita sempre più difficile.

Tappa seguente l’Australia. Per visitare Botanical Ark, un orto botanico creato per salvare la biodiversità delle foreste pluviali. Susan e Alan Carle sono dei veri e propri paladini della natura tropicale, impegnati a preservare, raccogliere e distribuire specie di frutta, flora e fauna che rischiano l’estinzione. Sensibilità, pazienza e il desiderio di capire il comportamento delle piante sono doti essenziali per portare avanti tutte le attività e le complesse ricerche che svolgono nei loro giardini tropicali.

Questi sono solo alcuni dei cittadini del mondo attivisti di Slow Food che potrai conoscere su COLORS 69, un numero dedicato a tutte le persone che si danno da fare per preservare alternative alimentari sane e tradizionali contro l’omologazione della produzione di massa che monopolizza gli scaffali dei negozi e i menù dei fast-food. Perché mai ti dovresti ingollare un barattolo di mais ogm, quando puoi assaporare il mais del Chiapas, e in più guadagnarti la stima degli zapatisti? A prescindere dalle tue scelte, ti conviene sempre controllare come sta il bruco in fondo alla prossima bottiglia di mezcal che ti scoli.

Perché, in fin dei conti, quello che facciamo al nostro cibo, quello che facciamo ai nostri animali e quello che facciamo al nostro pianeta, in realtà lo stiamo facendo a noi stessi. Allora, viva la lentezza! Prenditela comoda e datti il tempo di leggere, guardare e mangiare. Seguici nel Ritorno alla natura.

COLORS 69. Il ritorno. Per novembre in edicola.

 

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colorsmagazine.com