Colors: extra/ordinary objects.

In collaborazione con Pitti Immagine una mostra per raccontare attraverso gli oggetti il nostro mondo (stra)ordinario. Dal 22 giugno al 16 luglio alla Stazione Leopolda di Firenze

Ponzano, 22 giugno 2000. Dall'urna cineraria a forma di stivale per feticisti al bambolotto con la tunica del Ku Klux Klan per razzisti in erba, dalla riproduzione in Lego del campo di Auschwitz ai cerotti multietnici per i diversi colori della pelle, dalle bottiglie di minerale per cani di classe all'abbigliamento intimo, sospeso tra sacro e profano, per preti e suore: per celebrare i suoi primi dieci anni di vita, Colors ha raccolto un migliaio tra gli oggetti più eccentrici e banali, quotidiani e desueti, inutili e  utili, scovati e pubblicati nelle sue pagine per raccontare le differenti culture del mondo. Ne è nata una mostra, Colors: Extra/ordinary Objects, che sarà inaugurata il 22 giugno a Firenze, presso la Stazione Leopolda, in concomitanza con l'apertura del 58o Pitti Immagine Uomo.

Negli ampi spazi della Stazione Leopolda, la mostra di Colors, introdotta da musica, suoni, giochi di luci e da un'ardita scultura in carta igienica, pare una raccolta di reperti archeologici del XX secolo: un documento antropologico che racconta il nostro mondo, superando i confini tra ordinario e straordinario, tra gli oggetti di design e quelli di uso comune, tra realtà e rappresentazione, tra alta moda e quotidianità. Proprio sull'attenzione all'estetica del quotidiano si gioca l'affinità tra Colors, uno dei punti di forza del progetto di comunicazione Benetton, e Pitti Immagine che ha collaborato alla realizzazione della mostra evidenziando uno spiccato interesse per il carattere multidimensionale della moda, che, estendendosi dall'abbigliamento all'ornamento, dall'oggetto alla rappresentazione artistica,  si propone come uno dei più sensibili indicatori del gusto, della sensibilità e delle contraddizioni di un'epoca.

La mostra è arricchita dal libro-catalogo 1000 Extra/ordinary Objects, edito da Taschen e distribuito, da metà luglio, in tutto il mondo in quattro edizioni bilingue.

E' un campionario delle curiose follie del XX secolo che raccontano ciò che siamo e ciò che vorremmo essere: un'eredità kitsch da lasciare alle generazioni future, un campionario della banalità e del pessimo gusto. Come sottolinea il cantautore Peter

Gabriel nella prefazione, "ci siamo fatti un'immagine dei nostri antenati attraverso le cose che ci hanno lasciato. Così sarà anche per gli archeologi del futuro: capiranno chi siamo grazie ai nostri oggetti".

In occasione della mostra, e della settimana dedicata alla moda maschile, Colors uscirà con un doppio numero speciale dedicato alla moda, in edicola dal 28 giugno 2000: uno sguardo sui diversi mondi della moda e sulle diverse mode del mondo. Si tratta di un grande viaggio attraverso 233 look per la nuova stagione, indossati da 5.508 modelli in esclusiva per Colors: guerrieri Wodaabe in Nigeria, boyscouts a Oman, militari in Colombia, giocatori di bocce a Johannesburg, astronauti a Cape Canaveral, toreri a Arles, ravers a Tokyo, babbi natale a Londra, ebrei ortodossi a Gerusalemme, bikers a Daytona, casalinghe a Vladivostok, carcerati a Phoenix, nudisti a Puget-Theniers, operatori di Borsa a Chicago. Più di 200 pagine per ribadire che ogni moda e ogni cultura hanno la stessa dignità e lo stesso diritto di cittadinanza nel mondo.

 

Per ulteriori informazioni:

+39 0422 516209
colorsmagazine.com