Risorgere dal RanaPlaza

Pervin Khatun ha perso il marito nel disastro del Rana Plaza. “Era l’unico a mandare avanti la famiglia, io non ho alcuna esperienza di lavoro “, afferma. “Ma la gestione di questo negozio mi darà un reddito stabile per continuare a sostenere i miei cari”.

Grazie al progetto avviato da BRAC con il sostegno di Benetton Group, Pervin è riuscita ad aprire il suo negozio di alimentari. “Aiutare le persone colpite dalle conseguenze della tragedia a superare il trauma e a imboccare la strada del ritorno a una vita normale: questa è la sfida a cui vogliamo prendere parte”, sostiene il responsabile BRAC del programma per i cambiamenti climatici e ambientali e la prevenzione dei disastri. Il progetto ha offerto ai sopravvissuti e ai familiari delle vittime un’opportunità di sostentamento per gli anni a venire. In questo modo i destinatari, come Pervin e altri, hanno potuto riprendere il controllo della loro vita e di quella dei familiari a carico. Inoltre, sono state fornite protesi degli arti superiori a diverse persone che avevano subito amputazioni. Tutti, parallelamente, hanno ricevuto anche una consulenza psicosociologica per affrontare il trauma.

Perché il cambiamento possa avvenire, è necessario ascoltare le voci dei lavoratori del settore. Per commemorare chi ha perso la vita ed evidenziare il percorso delle persone che nonostante la difficoltà continuano a lottare, BRAC e Benetton Group raccontano qui alcune storie. Ci auguriamo che la condivisione delle storie ed esperienze dei sopravvissuti, il racconto dei disagi e delle motivazioni che consentono loro di perseverare anche di fronte alla tragedia, consentirà una visione più ampia e obiettiva delle problematiche di settore, a livello locale quanto globale.

In questo spazio vogliamo dare voce ai loro racconti, con immagini e video che testimoniano un percorso che guarda al futuro con speranza. Continuate a seguirci per scoprire sempre nuove storie.


IMPARARE AD ANDARE AVANTI
By Anushka Zafar

Kabir Mollah è stato estratto dalle macerie del Rana Plaza quattro giorni dopo il crollo. Ora, ogni volta che entra in un edificio di molti piani, diventa ansioso.
Anche Shiuli Khanom è stata salvata dopo quattro giorni.
“Anche se sono sopravvissuta, mi sono sentita senza speranza”, dice. “Non riuscivo a dormire. Avevo troppi pensieri e preoccupazioni. Ero scossa, impaurita, fisicamente debole”.

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UN NUOVO INIZIO
By Anushka Zafar

“Da quando c’è stato il crollo, ho troppa paura di tornare in una fabbrica d’abbigliamento”, ha detto Ankhi, che lavorava al Rana Plaza assieme al marito. Il corpo di lui non è mai stato trovato e lei è rimasta sola a provvedere alla loro figlia, dovendo trovare altri modi per sopravvivere.

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COME ASSISTER LE PERSONE MUTILATE NEL CROLLO DI UN PALAZZO?
By Anuska Zafar

Subito dopo il crollo del Rana Plaza, un comitato speciale dell’Ufficio del Primo Ministro del Bangladesh ha deciso che BRAC avrebbe collaborato alla riabilitazione dei sopravvissuti soggetti ad amputazioni. Specializzato nelle protesi degli arti superiori, il Limb and Brace Centre di BRAC (BLBC) coopera con il governo e con numerose ONG per assistere le persone mutilate a seguito di incidenti e malattie.

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AFFRONTARE LE SFIDE
By Anuska Zafar

“Non avevo mai assistito prima a un disastro di tali proporzioni,” afferma Puja Gloria Rodrigues, consulente psicosociale dell’Istituto di Sviluppo Didattico (IED) della BRAC University. Tre giorni dopo il crollo del Rana Plaza, Gloria è arrivata all’Istituto Nazionale di Traumatologia e Riabilitazione Ortopedica (NITOR) di Dhaka con un gruppo di altri consulenti.

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