Dignità, libertà, uguaglianza. Diritto al lavoro e all’educazione. Protezione delle categorie vulnerabili come donne, bambini, popolazioni indigene, rifugiati e migranti, persone LGTBQI+. Da sempre Benetton Group crede in una società fondata sul rispetto dei diritti umani, senza eccezioni.

Lo diciamo con fermezza nelle nostre campagne sociali e lo facciamo nella quotidianità del nostro lavoro – dalle iniziative messe in campo nelle nostre sedi in tutto il mondo alla scelta dei fornitori – per assicurare a tutti un trattamento equo e rispettoso delle diversità, dal genere al colore della pelle, dall’orientamento sessuale alle opinioni politiche e religiose.

Pratiche di acquisto responsabili

Il Gruppo Benetton si impegna ad attuare pratiche di acquisto responsabili e ad essere un partner commerciale equo: la nostra aspirazione è condurre un processo di acquisto efficiente ed etico, tenendo in considerazione l’ambiente sfidante in cui operano i nostri fornitori.

Pratiche di acquisto responsabili sono fondamentali per la salvaguardia di un equo trattamento dei lavoratori e di condizioni di lavoro sane e sicure nel mondo dell’abbigliamento. Siamo consapevoli che le nostre pratiche di acquisto e di pianificazione della capacità produttiva risultano fondamentali per i fornitori al fine di programmare in modo efficiente i cicli di produzione e quindi evitare orari di lavoro eccessivi e garantire pagamenti puntuali e accurati ai lavoratori.

In questa prospettiva, Benetton Group si impegna a ridurre al minimo le modifiche agli ordini dopo la loro emissione ufficiale (le rettifiche coinvolgono meno del 5% degli ordini).

Ci impegniamo, inoltre, a rispettare i termini di pagamento e gli altri termini contrattuali concordati: i nostri fornitori vengono generalmente pagati a 90 o 120 giorni tramite lettera di credito o bonifico bancario.

Vedi il nostro modello standard per gli ordini di acquisto

Nella gestione del proprio canale industrializzato (che rappresenta il 40% della produzione totale) Benetton Group ha piena visibilità dei costi della propria catena di fornitura e ne tiene conto nella contrattazione, adottando un approccio di negoziazione “open-costing”. Nello specifico, per le geografie di Tunisia, Serbia e Croazia, ogni semestre – contestualmente allo sviluppo della nuova collezione - è costruito un indice inflazionistico che tiene conto dell’andamento di tre componenti:

  • Costo del lavoro (adeguamenti del salario minimo, contributi previdenziali e assicurativi, modifiche nei contratti nazionali di riferimento); considerata l’attenzione alla tematica, Benetton Group si confronta periodicamente con le parti sociali, i sindacati, i rappresentati dei lavoratori e le autoritĂ  nazionali. Il costo del lavoro (diretto e indiretto) viene rapportato al minutaggio richiesto per le diverse fasi di lavorazione per identificare il valore al minuto della manodopera.
  • Costo dell’energia; a fronte della recente crisi energetica, Benetton Group supporta attivamente i propri fornitori nell’individuare i provider e le soluzioni contrattuali piĂą tutelanti.
  • Costo delle materie prime.

Nella definizione dei costi, ciascuna componente è isolata e analizzata separatamente, mentre Benetton Group e i fornitori si confrontano reciprocamente sulle opportunità di efficienza (es. utilizzo ottimale della materia prima).

Lo sviluppo di ogni nuova collezione è preceduto da un confronto tra i team Merchandising, Finance e Operations per considerare l’indice così costruito nella definizione dei prezzi e da garantire una contrattazione equa e corretta con i fornitori.

Nel corso degli ultimi 12 mesi, la percentuale media di incremento del FOB per le due collezioni FW e SS è rispettivamente del 15,6% e del 18,2%, a causa della forte spinta inflazionistica che ha caratterizzato l’intero quadro macro economico.

L’adozione di pratiche di acquisto responsabili, così come il raggiungimento degli altri obiettivi sociali e ambientali del Gruppo, sono rendicontanti periodicamente al Comitato di Sostenibilità e al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità. In corso d’anno sono definiti dei target intermedi e delle attività funzionali alla gestione degli impatti sociali e ambientali: i diversi dipartimenti aziendali coinvolti sono valutati su questi obiettivi e incentivati a raggiungerli.

Nel 2023 Benetton Group ha intrapreso una partnership con Better Buying per valutare le proprie pratiche di acquisto e migliorare il proprio approccio strategico in base al feedback ricevuto dai fornitori.

Grazie ai dati raccolti tramite le attività di monitoraggio di compliance sociale, riscontriamo che circa il 99,95% dei lavoratori nella nostra supply chain viene retribuito con un salario uguale o superiore al minimo previsto dalla legge locale o dal contratto collettivo del settore e in accordo alla relativa griglia di classificazione salariale. Inoltre, circa l’83% dei lavoratori della nostra supply chain percepisce una retribuzione in forma digitale mentre il restante 17% viene pagato prevalentemente cash (solo lo 0,26% è pagato tramite assegno bancario).

Valutazione e incentivazione fornitori

Nel 2023 Benetton Group ha formalizzato la scorecard di valutazione della catena di fornitura, adottando una prospettiva olistica; i criteri considerati sono la puntualità nelle consegne, l’efficienza nei costi, la qualità del prodotto offerto, la performance sociale e ambientale. Il Gruppo adotta un approccio orientato al miglioramento continuo e valuta lo sviluppo della relazione commerciale con il fornitore in base al punteggio ottenuto nella scorecard, incentivando i fornitori che concorrono al raggiungimento degli obiettivi aziendali sociali e ambientali; nello specifico, l’obiettivo di Benetton Group è garantire ai fornitori più virtuosi la continuità degli ordini e l’impatto positivo sulle condizioni di business.


Benetton Group e l’emergenza Covid-19

Benetton Group ha avviato una serie di iniziative per aiutare la sua comunità e riadattare il suo business al nuovo, imprevedibile contesto internazionale dovuta all’emergenza Covid-19, sia nelle fasi acute sia nei momenti di ripresa.

Misure di sostegno alla catena di fornitura

In fase di piena emergenza, Benetton ha preso la decisione di ripensare in parte la collezione AI 2020. Abbiamo cancellato il 7% dei nostri ordini futuri, accertandoci che i capi non fossero ancora stati prodotti, per un valore totale dell’8% della produzione in Estremo Oriente, in Egitto e in alcuni Paesi EMEA (Europe, Middle East, and Africa). Abbiamo pagato tutti gli ordini già completati (anche solo parzialmente) e non abbiamo chiesto sconti ai nostri fornitori, concordando in alcuni casi un rinvio del pagamento. In particolare, dopo aver ricevuto il consenso dei fornitori, il 26% del totale ordini della collezione AI 2020 è stato pagato con una dilazione di 30 giorni, il 18% con una dilazione di 60 giorni; nella collezione PE 2021 abbiamo negoziato alcuni differimenti di pagamento in minor percentuale: il pagamento del 2% del totale ordini è stato posticipato di 30 giorni, il 9% di 60 giorni, il 2% di 90 giorni.

A nostra conoscenza, nessuna delle fabbriche della nostra catena di fornitura ha chiuso a causa del Covid-19. Nonostante le criticità dell’anno, i prezzi complessivi del Free On Board (FOB) si sono mantenuti stabili, senza aumenti o diminuzioni significativi, per l’influenza di molteplici fattori. Il rapporto tra i nostri fornitori e i loro dipendenti è regolato dal Codice di Condotta di Benetton Group.

Tale documento è allegato al contratto commerciale che viene sottoscritto e firmato dai fornitori ed è fondato sul rispetto dei diritti umani e sulla salvaguardia dell’ambiente.

Attenzione alla sicurezza dei lavoratori

Abbiamo implementato le misure di sicurezza a favore dei lavoratori nei luoghi di lavoro, all’estero e in Italia, secondo le diverse ordinanze governative e locali. Sulla rete intranet aziendale abbiamo creato da subito una pagina dedicata per offrire suggerimenti e informazioni utili ai nostri dipendenti per affrontare il Covid-19.

Gestione del business

Benetton Group ha usufruito degli aiuti pubblici messi a disposizione delle aziende in Italia e nei Paesi in cui opera.

Per mitigare la riduzione degli stipendi, i dirigenti hanno donato ai lavoratori parte delle loro giornate di ferie. Nessun dividendo è stato pagato agli azionisti, come già deciso negli anni scorsi.

Collaborazione con la Sustainable Apparel Coalition

Siamo in contatto con gli altri membri di Sustainable Apparel Coalition, l’alleanza tra i leader dell’industria dell’abbigliamento, delle calzature e del tessile, per condividere e confrontare le risposte alla crisi.

La donazione alla Regione Veneto

Abbiamo donato 100.000 camici monouso alla Regione Veneto per la protezione degli operatori sanitari occupati nella lotta contro il Covid-19. I camici sono realizzati con un materiale che protegge dagli agenti infettivi.

Sono stati prodotti in Italia e assemblati in Veneto.